Spheniscus Sinensis Sinteticum
Il mio lavoro per la residenza Above Below Ground con Mark Dion e Amy Yoes, si è basato sulla ricostruzione di una storia pseudo-scientifica, laddove l’oggetto preso in considerazione poteva apparire come un semplice gonfiabile all’interno di un Museo dell’Antartico a Siena. Mi ha incuriosito trovare un pinguino gonfiabile di plastica, made in China, in una struttura all’interno della quale si possono osservare ritrovamenti scientifici d’interesse mondiale. Le sembianze dello sfeniscide sono verosimili, ma non riproducono un pinguino appartenente a nessuna famiglia esistente in natura. Dal mio punto di vista l’impoverimento visivo, risiede nella trasmissione dati della rete internet e mediatica, da cui possiamo avere innumerevoli informazioni piene di verità e falsità di cui non dubitiamo mai. Ciò ha annientato la capacità percettiva nei confronti dell’immagine, e ciò, rende lecito trovare in un luogo di scienza e ricerca, una “bambola gonfiabile” fatta pinguino. Ho approfondito sempre più l’argomento, partendo dallo studio delle 17 specie esistenti nel regno animale, per inserire poi la scoperta della diciottesima con il nome scientico di Spheniscus Sinensis Sinteticum, comunemente chiamata China Penguin (grazie all’aiuto della Dottoressa Silvia Olmastroni). Spheniscus, riguarda la longitudine da cui proviene il Pinguino cinese. Sinensis; significa, proveniente dalla Cina. Sinteticum, in quanto sintesi del petrolio.