Impressioni
L’argilla è un materiale plastico ed ha la proprietà di assumere forme, quindi mantenere impressa una memoria indotta. La mia ricerca si basa sulla memoria collettiva, storica e individuale. Durante una residenza nella Tenuta di Sticciano, sono riuscita a coinvolgere i cittadini di Certaldo e Fiano a raccontarmi delle storie antiche, dalle quali ho estratto poi degli oggetti per facilitare l’accesso alla memoria.
L’oggetto visivamente aiuta il ricordo. Il valore simbolico del materiale argilla è primordiale, privo quindi di sovrastrutture che possano collocarlo in un preciso riferimento temporale. In qualche modo è stato come forzare un ricordo nell’argilla per una sorta di sineddoche. Alla fine dell’esperienza ho deciso di non cuocere le lastre perché rimanesse chiaro il concetto di “responsabilità mnemonica”, che va coltivata continuamente per mantenere i dettagli che andrebbero altrimenti perduti. Il risultato visivo permette di sottolineare l’estrema precarietà della memoria con enormi mattoni all’apparenza poderosi, che se lasciati alle intemperie tornerebbero immediatamente polvere, così come i grandi avvenimenti storici che rischiano di essere rimanipolati e ricollocati.